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sábado, 22 de marzo de 2014

Se i dati sono questi, i divorziati risposati sono una piccola parte del problema...


Il vero problema: 
sta sparendo la Confessione

di Massimo Introvigne



Lo scorso 7 marzo una ricerca che ho condotto per La nuova Bussola quotidiana ha rivelato che nel 75% delle parrocchie italiane i divorziati risposati si comunicano regolarmente, senza attendere che il Sinodo cambi eventualmente la dottrina. Dopo questa ricerca sono stato contattato da molti lettori, e anche da diversi vescovi, i quali mi hanno confermato che lo studio fotografa esattamente quanto accade nelle loro diocesi. Alcuni mi hanno indotto a riflettere su un problema più generale. I divorziati risposati sono solo la punta di un iceberg. Il vero problema è che la maggioranza di coloro che si comunicano non frequentano il sacramento della Confessione.

Lo si può sapere con ragionevole certezza, almeno per alcuni Paesi, a cominciare dagli Stati Uniti, dove l'Università di Georgetown pubblica periodicamente statistiche sulla Confessione. Da queste sappiamo che tra i cattolici americani che si comunicano quelli che si confessano almeno una volta all'anno - non è molto, ma è già qualcosa - erano il 15% nel 2009 e sono scesi al 12% nel 2013. Il 45% di coloro che si comunicano negli Stati Uniti non si sono mai confessati dopo avere raggiunto la maggiore età. In Europa non ci sono statistiche accurate come quelle di Georgetown, ma ci sono studi regionali sulla Germania, la Francia e l'Olanda, che suggeriscono percentuali ancora più basse di quelle americane. Da alcune ricerche sembrerebbe che ci siano aree del Nord Europa dove si confessa almeno una volta l'anno solo il 5% di chi fa la comunione. Come per altri casi, si potrebbe sperare che ci salvino i Paesi in via di sviluppo, ma secondo dati che vengono dal Pakistan, dove c'è una Chiesa di martiri viva ed entusiasta, anche qui le confessioni declinano a vista d'occhio.

L'Italia secondo una vecchia ricerca del 2009 aveva una percentuale del 40% di cattolici che si confessano almeno annualmente fra quelli che si comunicano. Poteva sembrare bassa ma era altissima, da record mondiale. A dare retta ad alcune ricerche regionali, starebbe però scendendo rapidamente e si attesterebbe oggi intorno alla metà, il 20%. Ci sono certo molte confessioni nei santuari, ma da altre ricerche risulta che in Italia ogni domenica si comunicano almeno cinque milioni di persone, e le centinaia o migliaia che si confessano nei santuari non bastano a cambiare le statistiche.

La tentazione del sociologo è sempre quella di esagerare con i numeri, ma questi bastano a delineare un quadro.

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