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domingo, 30 de diciembre de 2012

L'Italia di Destra è di destra solo perché è contro la Sinistra

La cultura liberale in Italia rimane un fantasma senza eredi



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Non da oggi è così. Non è da oggi che il liberalismo di cui sto parlando è svanito dall'orizzonte italiano. Esso probabilmente ha cominciato a farlo in coincidenza con quella vera e propria catastrofe storica che non solo per lo Stato italiano, ma anche per la cultura della società che da un secolo faceva corpo con esso, ha rappresentato la sconfitta nella Seconda guerra mondiale. Si produsse allora un'eclissi la quale è rimasta in certo senso occultata dalla scelta della Democrazia cristiana degasperiana - che specie all'inizio e per quanto le fosse possibile cercò di farsi erede di quel liberalismo - ma che con il passare del tempo è divenuta sempre più evidente. Fino a risaltare in piena luce, paradossalmente ma non troppo, proprio quando, nel 1994, la fine della Dc e il bipolarismo hanno consegnato alla Destra un ruolo nuovamente autonomo e un inaspettato, amplissimo, spazio politico.
Da quel 1994 siamo così costretti a scoprire di continuo quanto pesi negativamente sul Paese l'assenza di una cultura liberale. Quanto pesi sulla Destra, ma non meno sui cattolici - privi dell'interlocuzione necessaria nei loro tentativi di ricostituire un qualunque Centro - e infine quanto pesi negativamente pure sulle sorti del sistema politico nel suo complesso. E perciò, in definitiva, pure sulla Sinistra, consegnata a un'inquietante solitudine.

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