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miércoles, 9 de abril de 2014

«In Olanda non possiamo più delegare l’educazione dei nostri figli a nessuno»


«Così stanno insegnando l’ideologia del gender ai miei figli. In una scuola cattolica»

 Benedetta Frigerio


Un italiano residente con la famiglia in Olanda ci racconta i programmi adottati dall’istituto. «Non possiamo più delegare l’educazione dei nostri figli a nessuno»


«In Olanda l’indottrinamento gender è entrato anche nella scuola cattolica». 

A raccontare a tempi.it la sua storia è Giuseppe (nome di fantasia), un italiano che vive nel paese dei tulipani da dieci anni con la moglie e tre figli in età scolare. I bambini frequentano un istituto cattolico, ma Giuseppe è allarmato da alcuni corsi di educazione sessuale che i minori hanno cominciato a frequentare nell’istituto. «Una scuola che – aggiunge – è ancora meglio di tante altre. Almeno, a Natale, viene ancora allestito il presepe».

Però ha adottato un programma di educazione sessuale improntato sull’ideologia gender.

Sì. Quando anni fa fu presentato il progetto “Pruriti di primavera”, che in olandese suona con un nome più soft, la scuola decise di accettarlo. A sponsorizzarlo in tutta Olanda è stata la fondazione Rutgers, un colosso che diffonde il neomalthusianesimo in tutto il Paese e che, dagli anni Settanta, promuove l’aborto e la contraccezione. Finanziato generosamente dallo Stato, è entrato nelle scuole con un programma ambiguo che ci ha colti alla sprovvista. Nel progetto si accenna alla masturbazione e si pone l’accento su ciò che è piacevole e istintivo. Poi ci sono gli elementi gender, come le favole per bambini con principi che si sposano con altri uomini.

Cosa avete fatto?

Siamo andati dal preside e abbiamo cercato l’appoggio di altre famiglie, ma siamo rimasti sorpresi nel vedere che le nostre preoccupazioni erano condivise solo da una coppia di genitori. Però ci siamo imposti e abbiamo chiesto l’esonero. Il direttore ha ascoltato le nostre ragioni e ci ha detto che in futuro si sarebbe informato meglio, valutando la possibilità di ammettere programmi alternativi. Siamo preoccupati che lo stesso esonero non ci sarà concesso per il prossimo anno.

Cosa ve lo fa pensare?

Nel 2012 il Parlamento regionale, in maggioranza democristiano, ha imposto alle scuole di adottare misure contro la discriminazione Lgbt. Fra le finalità è stata imposta l’“educazione al rispetto della diversità in una società multiculturale”. Alcuni politici protestanti hanno chiesto di introdurre ore di insegnamento che avessero un background cristiano, ma la loro proposta è stata respinta.


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