«La fede può e deve aiutare la ragione politica»
Emanuele Boffi
Libertà di educazione, lavoro, giustizia, Europa, famiglia e vita: 10 proposte concrete per non andare «alle elezioni nudi e alla chetichella»
«Un appello di drammatica urgenza», lo definisce monsignor Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste e presidente dell’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân. «Con questo testo – scrive Crepaldi nell’introduzione a Un paese smarrito e la speranza di un popolo – si intende mettere sulla piazza un quadro di proposte organiche da parte dei cattolici rivolte a tutti gli italiani, senza che i cattolici si debbano travestire da laici e viceversa, e con la chiara pretesa che la fede cattolica – se non è tradita dai suoi – possa e debba entrare in aiuto alla ragione politica».
Nel settantesimo anniversario del “Codice di Camaldoli” l’Italia ha ancora «bisogno dei cattolici, i cattolici hanno bisogno dell’Italia». Soprattutto ha bisogno che essi siano i primi a essere consapevoli che «la loro principale modalità di amare l’Italia consiste nell’indicarle un orizzonte più grande di essa. È la loro fede che li obbliga ad avere due patrie, è la loro coerenza che li obbliga a dimostrare che non si contraddicono tra di loro».
L’Appello formula alcune proposte concrete per non andare «alle elezioni nudi e alla chetichella». Proposte all’insegna della sussidiarietà, la grande assente nel sistema italiano, che va rinvigorita con una più chiara consapevolezza che libertà significa anche responsabilità.
Uno: libertà di educazione.
Due: pubblica amministrazione. Lo Stato retroceda, lasci posto alla società civile.
Tre: lavoro. Si chiede più libertà non solo per i lavoratori, ma anche per le imprese che devono essere messe nelle condizioni di operare
Uno: libertà di educazione.
Due: pubblica amministrazione. Lo Stato retroceda, lasci posto alla società civile.
Tre: lavoro. Si chiede più libertà non solo per i lavoratori, ma anche per le imprese che devono essere messe nelle condizioni di operare
Quattro: giustizia. Il punto di partenza è che «sotto la legge occorre tornare a considerare un ordine che precede la legge stessa e la fonda».
Cinque: Rai. Va privatizzata.
Sei: partiti. Oggi colpiti da «movimenti di antipolitica che hanno dimostrato di essere essi stessi dipendenti da autoritarismi interni», essi «devono cambiare, rimanendo, però, partiti». E i cattolici? Basta nostalgie per il partito confessionale.
Sette: Europa. I suoi condizionamenti imposti nei campi etici «sono intollerabili»: «Una cosa è l’Europa, altra cosa è l’ideologia dell’Europa».
Otto: immigrazione. La via mediana è chiedere all’ospite, in cambio di accoglienza, condivisione della nostra tradizione, identità e cultura.
Nove: riforme istituzionali.
Cinque: Rai. Va privatizzata.
Sei: partiti. Oggi colpiti da «movimenti di antipolitica che hanno dimostrato di essere essi stessi dipendenti da autoritarismi interni», essi «devono cambiare, rimanendo, però, partiti». E i cattolici? Basta nostalgie per il partito confessionale.
Sette: Europa. I suoi condizionamenti imposti nei campi etici «sono intollerabili»: «Una cosa è l’Europa, altra cosa è l’ideologia dell’Europa».
Otto: immigrazione. La via mediana è chiedere all’ospite, in cambio di accoglienza, condivisione della nostra tradizione, identità e cultura.
Nove: riforme istituzionali.
Dieci: vita e famiglia.«La famiglia naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna è una risorsa sociale» e va sostenuta con sgravi fiscali adeguati. Al contrario «va superato l’ossequio nazionale al tabù culturale del diritto all’aborto. Quest’ultimo va combattuto come il principale male del paese».
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