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viernes, 12 de octubre de 2012

«Sono in pace perché Gesù mantiene la promessa di renderci felici. Fai con me questa strada e lo vedremo. Ne sono certa. Ti abbraccio»


«Guardate, io vado in Paradiso»

di Davide Perillo
09/10/2012 - Per Francesca le forze venivano tutte da quella certezza, ripetuta al marito poche ore prima di morire. La stessa che l'ha accompagnata durante la malattia: «Io non ho paura». Qui la versione integrale della sua testimonianza
«Io non ho paura». Lo ha detto chiaro, Francesca. Quasi ad alta voce, mentre tirava su la testa. «Raccogliendo le ultime forze», si dice in questi casi con una frase fatta. Invece è vero il contrario. Le forze, per lei, venivano tutte da quella certezza, ripetuta al marito poche ore prima di morire. «Io non ho paura». Le stesse parole affidate a un’amica, il giorno prima: «Ogni giorno è servito, perché in ogni giorno ho affidato alla Madonna tutti i miei cari… Il tempo è prezioso. Non ho paura, sono contenta». La stessa certezza che ha plasmato la vita e la morte, la gioia e il dolore, la salute e la malattia. La certezza di Cristo. La fede.

Aveva 38 anni, Francesca Pedrazzini. Uno in meno di Vincenzo, il marito. Lei insegnante (di diritto), lui avvocato, si sono conosciuti in Università Cattolica («lei mi aiutava a studiare»), fidanzati nel 1995, sposati nel 2000. Tre figli: Cecilia oggi ha 10 anni, Carlo 7, Sofia 3. E una vita piena, allegra, da una che ha un carattere forte e la vita la ama: gli amici e il lavoro, la famiglia e il mare della Grecia...
È proprio tornando da una vacanza, nel gennaio 2010, che tutto prende una piega imprevista. Accelera, di colpo. Un nodulo al seno. Cinque centimetri. 
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