Come a Firenze, settecento anni fa
di Maria Luisa Minelli
Quattro lezioni trasmesse da TV2000. Protagonista, il Poeta della "Divina Commedia" raccontato da Franco Nembrini, insegnante bergamasco. Un percorso rivolto a tutti, per scoprire che in quelle rime c'è qualcosa di attualissimo
Sul piccolo schermo, a disposizione di tutti. TV2000, a partire da lunedì 13 aprile, tenta di rispondere a ciò che settecento anni fa, alla morte di Dante Alighieri, un popolo intero chiedeva alle autorità. Cioè il desiderio di «essere istruiti nel libro di Dante, dal quale tanto nella fuga dei vizi quanto nell’acquisizione delle virtù quanto nella bella eloquenza possono anche i non grammatici essere informati». Erano i cittadini di Firenze che, dopo aver letto «il libro che volgarmente è chiamato El Dante», chiedevano che un testo di tale portata potesse arrivare proprio a tutti. Solo a partire da questo appello il testo passerà nelle mani del Boccaccio, dal quale verrà copiato e ribattezzato Divina Commedia. Un’opera che, da secoli, parlando dell’uomo, è indirizzata all’uomo, di ogni epoca e nazione.
Proprio per il desiderio di far tornare “al popolo” un autore svogliatamente subìto da milioni di alunni sui banchi di scuola, due anni fa nasceva il cofanetto di “El Dante”: quattro lezioni di Franco Nembrini, insegnante bergamasco, classe 1955, che tratteggiano la figura del Poeta a partire dalle sue opere: La vita nova, l’Inferno, il Purgatorio e ilParadiso: «Le mie letture pubbliche nascono ironicamente come “Dante per le massaie”», spiega Nembrini: «Cioè, per chi non ha studiato ma intuisce che il percorso della Divina Commedia è ancora attualissimo».
Per capirlo basterebbe fermarsi alle prime terzine: «Quando si legge “Nel mezzo del cammin di nostra vita/ mi ritrovai in una selva oscura” non si può non riconoscere che quell’autore di secoli e secoli fa, esprime il nostro stesso sconcerto di quando non capiamo perché siamo al mondo, a che cosa serve il tempo e per cosa sono fatte le cose».
Sul piccolo schermo, a disposizione di tutti. TV2000, a partire da lunedì 13 aprile, tenta di rispondere a ciò che settecento anni fa, alla morte di Dante Alighieri, un popolo intero chiedeva alle autorità. Cioè il desiderio di «essere istruiti nel libro di Dante, dal quale tanto nella fuga dei vizi quanto nell’acquisizione delle virtù quanto nella bella eloquenza possono anche i non grammatici essere informati». Erano i cittadini di Firenze che, dopo aver letto «il libro che volgarmente è chiamato El Dante», chiedevano che un testo di tale portata potesse arrivare proprio a tutti. Solo a partire da questo appello il testo passerà nelle mani del Boccaccio, dal quale verrà copiato e ribattezzato Divina Commedia. Un’opera che, da secoli, parlando dell’uomo, è indirizzata all’uomo, di ogni epoca e nazione.
Proprio per il desiderio di far tornare “al popolo” un autore svogliatamente subìto da milioni di alunni sui banchi di scuola, due anni fa nasceva il cofanetto di “El Dante”: quattro lezioni di Franco Nembrini, insegnante bergamasco, classe 1955, che tratteggiano la figura del Poeta a partire dalle sue opere: La vita nova, l’Inferno, il Purgatorio e ilParadiso: «Le mie letture pubbliche nascono ironicamente come “Dante per le massaie”», spiega Nembrini: «Cioè, per chi non ha studiato ma intuisce che il percorso della Divina Commedia è ancora attualissimo».
Per capirlo basterebbe fermarsi alle prime terzine: «Quando si legge “Nel mezzo del cammin di nostra vita/ mi ritrovai in una selva oscura” non si può non riconoscere che quell’autore di secoli e secoli fa, esprime il nostro stesso sconcerto di quando non capiamo perché siamo al mondo, a che cosa serve il tempo e per cosa sono fatte le cose».
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