Islamici a Londra, il nemico dentro
di Gianandrea Gaiani
Farà discutere, o almeno dovrebbe, il sondaggio commissionato dalla BBCall'istituto ComRes per sondare il parere della comunità islamica del Regno Unito, stimata in 2,8 milioni di persone (pari al 4,4% della popolazione totale), a quasi due mesi dalla strage jihadista nella redazione parigina diCharlie Hebdo.
Come spesso accade le percentuali riscontrate nelle risposte alle diverse domande sono interpretabili in diversi modi e anche se la multiculturale e buonista radio di Sua Maestà ha cercato di mettere in risalto i dati che considera più rassicuranti per l’opinione pubblica non mancano certo riscontri allarmanti.
Oltre un quarto (il 27%) del campione di mille musulmani britannici intervistati «comprende i motivi dietro all'attacco a Charlie Hebdo a Parigi» condotto dai fratelli Kouachi il 7 gennaio scorso. Un dato che dovrebbe allarmare specie dopo che sono emersi i dettagli sulla vita borghese e apparentemente tranquilla di “Jihadi John” il decapitatore dello Stato islamico apparso in numerosi efferati video il cui vero nome è Mohammed Emwazi, londinese nato in Kuwait. Chissà quanti potenziali “Emwazi” o “Kouachì” si celano dieto quel 27% o tra quell’11% di musulmani residenti in Gran Bretagna che si sono detti convinti che coloro che pubblicano le immagini di Maometto meritano di essere attaccati.
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Leggi tutto: www.lanuovabq.it
Farà discutere, o almeno dovrebbe, il sondaggio commissionato dalla BBCall'istituto ComRes per sondare il parere della comunità islamica del Regno Unito, stimata in 2,8 milioni di persone (pari al 4,4% della popolazione totale), a quasi due mesi dalla strage jihadista nella redazione parigina diCharlie Hebdo.
Come spesso accade le percentuali riscontrate nelle risposte alle diverse domande sono interpretabili in diversi modi e anche se la multiculturale e buonista radio di Sua Maestà ha cercato di mettere in risalto i dati che considera più rassicuranti per l’opinione pubblica non mancano certo riscontri allarmanti.
Oltre un quarto (il 27%) del campione di mille musulmani britannici intervistati «comprende i motivi dietro all'attacco a Charlie Hebdo a Parigi» condotto dai fratelli Kouachi il 7 gennaio scorso. Un dato che dovrebbe allarmare specie dopo che sono emersi i dettagli sulla vita borghese e apparentemente tranquilla di “Jihadi John” il decapitatore dello Stato islamico apparso in numerosi efferati video il cui vero nome è Mohammed Emwazi, londinese nato in Kuwait. Chissà quanti potenziali “Emwazi” o “Kouachì” si celano dieto quel 27% o tra quell’11% di musulmani residenti in Gran Bretagna che si sono detti convinti che coloro che pubblicano le immagini di Maometto meritano di essere attaccati.
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