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domingo, 3 de febrero de 2013

Empedocle concepiva l’universo come perpetua lotta fra due principi contrari: Amore e Discordia

La concordia come forma di credibilità

Scritto da Don Giuseppe Liberto 

Concordia, dal latino concordia, concors ordis, designa conformità di sentimenti, di voleri, di opinioni fra due o più persone, non disgiunta da reciproco affetto o armonia spirituale. 

Significativa anche la derivazione da cum cordis,cioè, armonia di cuori, distintivo caratteristico dei poveri in spirito, dei miti, dei costruttori di pace, di tutti quelli, cioè, che credono e si sforzano di camminare sull’unica strada che conduce alla beatitudine della vita.

Orazio, nelle sue Epistole, scrive un verso che suona così: quid velit et possit rerum concordia discors, cioè,quale sia il significato e il potere dell’armonia discorde delle cose (I, 12,19). Il poeta si riferisce alle teorie di Empedocle che concepiva l’universo come perpetua lotta fra due principi contrari: Amore e Discordia. 

L’espressione, ormai, è usata per significare l’armonia che deriva da una positiva diversità di pareri, d’idee o di sentimenti; armonia che non elimina le differenze, omologando tutto e rendendo tutti uguali, ma dà vita alla polifonia delle differenze che, alimentate dalla concordia, costruisce la civiltà dell’amore.

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Il vangelo di pace è realizzato dal Messia, il Re pacifico, 
che col suo sacrificio annunzia qual è il prezzo della vera pace.

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