La vera apertura di papa Francesco
di Antonio Spadaro
La sfida educativa è una delle grandi sfide del mondo contemporaneo. Papa Francesco lo ha
ribadito di recente nella sua conversazione con i Superiori Generali pubblicata su La Civiltà Cattolica. Purtroppo alcuni titoli giornalistici che hanno parlato di «apertura alle coppie gay» sono stati fuorvianti nella comprensione di ciò che il Papa ha effettivamente detto e della grande sfida che ha delineato.
La strumentalizzazione delle sue parole è risultata funzionale sia ai suoi detrattori di «destra» sia a chi lo esalta per usarlo a «sinistra».
Che cosa ha detto esattamente il Papa? Che l’educatore «deve interrogarsi su come annunciare Gesù Cristo a una generazione che cambia». Questo è il punto: «il compito educativo oggi è una missione chiave, chiave, chiave!». Per essere più chiaro ha fatto alcuni esempi, citando alcune sue esperienze a Buenos Aires sulla preparazione che si richiede per accogliere in contesti educativi bambini, ragazzi e giovani che vivono situazioni di disagio in famiglia: «Ricordo il caso di una bambina molto triste che alla fine confidò alla maestra il motivo del suo stato d’animo: “la fidanzata di mia madre non mi vuol bene”. La percentuale di ragazzi che studiano nelle scuole e che hanno i genitori separati sono elevatissime». Sono due situazioni differenti, ma che con chiarezza pongono sfide complesse: quella dei figli di genitori divorziati, e quella dei figli che si trovano a vivere avendo come riferimento domestico due persone dello stesso sesso.
Papa Francesco, in realtà, più che vedere davanti a sé «problemi» per la fede, vede questioni da disputare e sfide da affrontare: finestre, non muri.
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Leggi tutto: www.finesettimana.org
Papa Francesco, in realtà, più che vedere davanti a sé «problemi» per la fede, vede questioni da disputare e sfide da affrontare: finestre, non muri.
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