Il significato canonico
del gruppo degli otto cardinali
Scritto da Andrea Gagliarducci
Che significato ha la scelta di Papa Francesco di nominare otto cardinali consiglieri (più un vescovo segretario) per studiare una riforma della Pastor Bonus e coadiuvarlo nel governo della Chiesa universale? - Alcuni l’hanno descritto come una “delega” del potere per un Papa che vuole prima di tutto essere parroco e portare la Chiesa nelle periferie.
- Altri l’hanno vista come una scelta di collegialità, sebbene gli otto cardinali siano stati scelti personalmente dal Papa e al Papa fanno riferimenti.
- Secondo Paolo Gherri, professore straordinario di teologia del Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense, “è prematura delineare in che modo la commissione degli otto cardinali reagirà”.
- Gherri sottolinea che nel nominare la commissione, Papa Francesco ha deciso di fatto di scegliere il suo governo.
Ci sono dei dati che saltano agli occhi.
- Il primo è che nessuno degli otto cardinali scelti da Papa Francesco è un cardinale di Curia: sono tutti arcivescovi, e provenienti da città periferiche. Unico italiano è Giuseppe Bertello, che ha una vasta esperienza diplomatica, e lavora, sì, in Vaticano, ma è presidente del Governatorato, con un incarico “amministrativo” più che di macchina curiale.
- Altro dato che salta agli occhi, l’assenza di canonisti, che sembrerebbe indispensabile per strutturare una riforma della Pastor Bonus, la costituzione pastorale che regolamenta struttura e compiti degli uffici della Curia romana.
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