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sábado, 10 de enero de 2015

La dima è la tassa che i cristiani dovevano pagare nei paesi musulmani per ottenere la libertà di culto, ma non di apostolato.


Non siamo ancora sottomessi, 
ma siamo già dhimmi

Gianni Baget Bozzo


La dima è la tassa che i cristiani dovevano pagare nei paesi musulmani per ottenere la libertà di culto, ma non di apostolato. La dhimmitude sta diventando la subcoscienza dell’Europa.

(Ripubblichiamo un articolo apparso sul settimanale Tempi nel marzo 2003)

Oriana Fallaci accusa l’Europa di essere diventata succube della potenza dell’islam, ed è comprensibile. L’Europa è un’idea illuministica e laica, ma oggi l’illuminismo non è più l’esaltazione della ragione che fa la storia, ma il lamento sulla storia che disfa la ragione. Il nichilismo ha preso il posto del razionalismo. Il pensiero laico è fatto di filosofi atei cristianeggianti, che cercano nella Bibbia un supplemento metaforico della ragione assente. Ma anche i cattolici sono oggi filoislamici (…). La cultura cattolica è divenuta antioccidentale, anticapitalistica, anticonsumistica, vive scomunicando la società in cui vive, non predica la verginità ma ha una rigorosa etica del sesso come legge, soprattutto come legge civile.

È in questo vuoto, dominato dalla fine contemporanea dell’illuminismo illuminante e del cattolicesimo di resistenza, che la piatta melassa avvolge cattolici e laici e fa vedere nell’islam l’identità politica mai perduta e la religione mai abbandonata. Le parrocchie si sono coperte di simboli della pace per gli irakeni minacciati dall’intervento americano, ma nessuno ha mai versato una lacrima per i poveri cristiani del Sudan o del Pakistan o di un qualunque altro paese musulmano. La simpatia per i poveri non cristiani ha reso vergognosa ogni solidarietà con i poveri cristiani. Il corpo dell’umanità ha sostituito come punto di riferimento il corpo di Cristo: un cristiano è tale quando prescinde nel giudicare gli altri dalla sua identità di pensiero cristiano.

Ho letto una parola nuova in un libro francese di anni fa: dhimmitude. La dima è la tassa che i cristiani dovevano pagare nei paesi musulmani per ottenere la libertà di culto, ma non di apostolato, insieme a tante altre limitazioni che seguono da questo stato di minorità civile, che li espone ad ogni pressione e ad ogni violazione della legge. L’autore sosteneva che la dhimmitude sta diventando la subcoscienza dell’Europa.



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