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sábado, 24 de enero de 2015

Arcivescovo Gänswein: La sua lealtà a Benedetto XVI e il suo nuovo approccio pastorale.


“La dottrina e la cura pastorale sono gemelle”

La sua lealtà a Benedetto XVI e il suo nuovo approccio pastorale. Le malattie della Curia. Il rigetto della tesi che Benedetto XVI abbia voluto prendere parte al sinodo. Ne parla l’arcivescovo Georg Gänswein prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa emerito Benedetto XVI, in una intervista al settimanale tedesco Christ & Welt. Korazym.org ne offre una traduzione per i lettori italiani.

Christ & Welt: Prima di Natale Francesco ha fatto scalpore con il suo discorso sulle 15 malattie della Curia Romana. Lei era seduto vicino al Papa che ha pensato mentre lo leggeva?

Georg Gänswein: Come Prefetto della Casa Pontificia, come sempre mi sono seduto come in queste occasioni alla destra del Papa. E come sempre avevo una copia del discorso nella mia cartella, ma non aveo auto il tempo di leggerlo prima. Quando ha iniziato la lista delle malattie mi sono detto: ora è interessante, ed stato emozionante. Fino alla nona malattia…

Christ & Welt: Che cosa ha pensato ?

Normalmente, il Papa utilizza l’udienza di Natale per guardare all’ultimo anno di attività e dare uno sguardo al prossimo. Questa volta è stato diverso. Francesco ha preferito, rivolgendosi a vescovi e cardinali, mettere uno specchio davanti agli occhi della loro coscienza.

Christ & Welt: Si è sentito interrogato?

Naturalmente. Mi sono domandato: Qual è la tua malattia, da cosa sei affetto, che cosa devi correggere? E in quel momento ho pensato alla mie molte casse da trasloco.

Christ & Welt: Si riferisce all’ aneddoto del trasloco del gesuita con tante cose? Francesco ha detto che i traslochi erano segnato della malattia dell’accumulo.

Esattamente. Dal trasloco dal Palazzo Apostolico dopo le dimissioni di Papa Benedetto nel febbraio del 2013, molte delle mie cose sono in casse in magazzino. Ecco si può vedere così l’inizio della mia malattia!

Christ & Welt: Che scopo ha questo tipo di “fustigazione” del Papa? Potrebbe essere demotivante?

Una domanda che si sono fatti anche molti mie colleghi. Francesco è Papa da quasi due anni e conosce la Curia abbastanza bene. Evidentemente ha creduto necessario parlare chiaramente e provocare un esame di coscienza.

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