Un commento all'ultima Udienza Generale di Benedetto XVI
di Massimo Introvigne
Proseguendo un ciclo di udienze del mercoledì che seguono le memorie liturgiche del giorno, il 29 agosto 2012 Benedetto XVI ha proposto una meditazione sul martirio di san Giovanni Battista, l'unico santo del quale il calendario della Chiesa celebra sia la nascita, il 24 giugno, sia il martirio. Il Papa ricorda come la festa del 29 agosto trova le sue origini nella dedicazione di una cripta di Sebaste, in Samaria, dove, almeno fin dalla metà del secolo IV, si venerava il capo del santo. «Il culto si estese poi a Gerusalemme, nelle Chiese d’Oriente e a Roma, col titolo di Decollazione di san Giovanni Battista. Nel Martirologio Romano si fa riferimento a un secondo ritrovamento della preziosa reliquia, trasportata, per l’occasione, nella chiesa di S. Silvestro a Campo Marzio, in Roma».
Ancora una volta, questi «piccoli riferimenti storici» non sono semplici curiosità, ma «ci aiutano a capire quanto antica e profonda sia la venerazione di san Giovanni Battista». A questa venerazione ha dato impulso la stessa Sacra Scrittura: «san Luca ne racconta la nascita, la vita nel deserto, la predicazione, e san Marco ci parla della sua drammatica morte».
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Il martirio, infine, è esso stesso una grande preghiera, di viva attualità per noi oggi. Infatti, «ricorda anche a noi, cristiani di questo nostro tempo, che non si può scendere a compromessi con l’amore a Cristo, alla sua Parola, alla Verità. La Verità è Verità, non ci sono compromessi. La vita cristiana esige, per così dire, il "martirio" della fedeltà quotidiana al Vangelo, il coraggio cioè di lasciare che Cristo cresca in noi e sia Cristo ad orientare il nostro pensiero e le nostre azioni».
Questo martirio della vita quotidiana è qualcosa che possiamo affrontare con serenità, ma solo «se è solido il rapporto con Dio», se preghiamo. «La preghiera non è tempo perso, non è rubare spazio alle attività, anche a quelle apostoliche, ma è esattamente il contrario: solo se se siamo capaci di avere una vita di preghiera fedele, costante, fiduciosa, sarà Dio stesso a darci capacità e forza per vivere in modo felice e sereno, superare le difficoltà e testimoniarlo con coraggio». È questa la lezione del martirio di san Giovanni Battista.
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