Translate

martes, 17 de marzo de 2015

Il pensiero unico e anti umano che l’ideologia gender mira a imporre a tutti


Il fascista Elton John, i bimbi D&G e le mutande di Paone


di Luigi Santambrogio


Uno per tutti: Alessandro Cecchi Paone, mancato europarlamentare, showman (le due cose vanno insieme) e consulente gay per Forza Italia, sezione Francesca Pascale da Arcore. Sempre sulle barricate dell’indignazione glamour.« Ho buttato tutte le mutande D&G che avevo. Non le regalerò più ai miei fidanzati». La tignosa dichiarazione gli è venuta dopo aver letto le dichiarazioni di Domenico Dolce su famiglia, figli della provetta e matrimoni gay. Vendetta tardiva, dato che quelle verità lo stilista le aveva dichiarate a Panorama addirittura la scorsa settimana, ma nessuno nel sciccoso ambiente gay friendly se l’era filate più di tanto. Ci voleva invece la furia di Elton John e il suo appello al boicottaggio della griffe per ridare fuoco a polveri ormai bagnate e turbare l’animo del Cecchi pavone. Che fare? Dare alle fiamme le mutande e chiedere pure la restituzione di quelle regalate ai fidanzati. C’è da tremare davanti allo scoppio d’ira dell’ormai smutandato Alessandro.

Con la sua sortita a dare manforte agli amichetti del boicottaggio gay e fecondarolo, Cecchi Paone ciinforma che: a) lui possiede un guardaroba bel fornito di boxer e slipponi usciti dalla sartoria di Dolce & Gabbana; b) ai fidanzati il tirchio Paone non fa certo cadeau da mille e una note anche se portare la griffe di D&G sui luoghi strategici dev’essere un must per certa gente. Nel coro mondiale intonato da Elton John contro Gabbana, Cecchi Paone giunge in cattiva compagnia. L’idea delle mutande da buttare sul rogo la deve aver rubata da Courtney Love che ha espresso lo stesso proposito («Ho raccolto tutti i miei vestiti Dolce e Gabbana e li voglio bruciare. Non ho parole. Boicottiamo la bigotteria insensata»), mentre l’ex tennista milionaria e lesbica Martina Navratilova ha colto subito il lato commerciale della faccenda: «Bisognerà vedere», ha insinuato, «se queste sciocchezze faranno male al loro conto in banca».

Tutti a condannare quelle affermazioni di Domenico Dolce che ha avuto il coraggio di affrontare ilpensiero unico con evidenze di fatti e di buon senso: «Sono gay, non posso avere un figlio, la vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia». A seguire la frase incriminata: «Non mi convincono i figli della chimica, i bambini sintetici, gli uteri in affitto, semi scelti da un catalogo». Il capofila della campagna di boicottaggio, Elton John ha fatto sapere che indosserà più nulla di Dolce Gabbana e ha invitato gli amichetti dello star system a fare altrettanto. Posizioni intolleranti e fasciste, gli ha replicato Gabbana invitando a suo volta a boicottare i dischi di Elton John. Comunque, una cosa è certa: D&G non sono della stessa pasta di Barilla (ricordate?), loro non si sono rimangiati nulla. Anzi, rilanciano: «forse perderemo qualche fan di Elton John, forse guadagneremo qualche mamma».

..............



No hay comentarios:

Publicar un comentario