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martes, 15 de diciembre de 2015

Nel 2067 non ci saranno più cristiani inglesi?


«Più facile ammettere di guardare film porno che ammettere di prendere sul serio la religione»



«La risposta alla seduzione dell’Isis non è una dose maggiore di secolarismo», ha detto il politico conservatore Stephen Crabb. Nel 2067 non ci saranno più cristiani inglesi?

Oggi in prima pagina sul Foglio, Giulio Meotti riporta le parole del politico conservatore Stephen Crabb, segretario di Stato del Galles, che, commentando la recente decisione di molti cinema inglesi di non trasmettere il filmato sul Padre Nostro promosso dalla chiesa anglicana, ha detto:
«La risposta alla seduzione dell’Isis non è una dose maggiore di secolarismo. Nel 2015 è più facile per un politico ammettere di fumare erba o guardare film porno che ammettere che possa prendere sul serio la religione nella propria vita privata»
Il Foglio spiega poi che in Inghilterra i cristiani diminuiscono a vista d’occhio («diecimila a settimana») e che, come ha notato lo Spectator, di questo passo, essi spariranno nel 2067. La “guerra occidentale” al cristianesimo non è una prerogativa inglese. Conclude il Foglio:
«In Norvegia, il governo ha appena chiesto alle chiese di eliminare i simboli cristiani per meglio integrare i migranti ospiti nelle strutture. In Germania, la festa cattolica di fine autunno di San Martino è stata ribattezzata “festa delle luci” per dimostrare maggiore inclusività. A Parigi, la cattedrale di Notre Dame non sarà adornata con l’albero di Natale. E in Spagna, i comuni eliminano le “stazioni della croce” per non offendere. L’Isis, intanto sradica la cristianità orientale nell’assenza dell’Europa. O per dirla con il Figaro: “Silenzio, stiamo perseguitando”».

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