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domingo, 3 de mayo de 2015

Chiunque di noi sa la “dannata” Verità, quando fa quello che non dovrebbe e non fa quel che dovrebbe


L’uomo è sempre assediato dalla Verità, che ha il volto di un uomo. Il Figlio dell’uomo


di Pier Giacomo Ghirardini




Sul rapporto fra Verità e Ragione – e soprattutto fra Verità e Violenza – condivido la visione di René Girard, che potrebbe essere banalmente scambiata per radicale o fondamentalista, ma che invece è solo razionale, naturalmente fino a prova contraria. Chi ama la Verità non può avere paura della prova contraria. Mai. Quando sento parlare di ricerca della Verità mi viene sempre da sorridere, perché l’uomo è assediato dalla Verità e se uno vuole vedere la faccia del nemico che lo cinge d’assedio, basta che si affacci sugli spalti del proprio castello, che ha eretto contro la Verità, con i suoi merli, i suoi barbacani e le sue torri.

La Verità ci cerca. Qualunque persona in buona fede lo sa. Qualunque persona di qualunque fede o di nessuna fede lo sa. Chiunque di noi sa la “dannata” Verità, quando fa quello che non dovrebbe fare e quando omette di fare quello che dovrebbe fare. Chiunque. La Verità ha sempre il volto di un uomo. Del Figlio dell’uomo. Di un bimbo dalla testa teneramente grande in braccio a sua madre. Di un uomo sputato in faccia dalla folla. La Verità è sempre in uno sguardo veloce come un lampo che incrocia l’occhio tumefatto di Cristo, tradito e consegnato. Perché la Verità eccita sempre la Violenza. Sempre. Per capire dove sta la Verità basta volgere lo sguardo verso dove si sta accanendo la Violenza. Non soltanto quella omicida e genocida, ma anche quella dei piccoli e dei grandi linciaggi quotidiani che si consumano nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, nelle chiese, ovunque, fra noi, in questo momento. Perché lì Cristo ha preso volontariamente il posto della vittima innocente, una volta per tutte e per sempre, per dichiarare la falsità della “nostra” verità, fondata sulla Violenza.

Come ci ricorda Pascal nelle Provinciali: «È una strana e lunga guerra quella in cui la violenza tenta di opprimere la verità. Tutti gli sforzi della violenza non possono indebolire la verità, e non servono che a innalzarla maggiormente. Tutti i lumi della verità non possono nulla per arrestare la violenza, e non fanno che irritarla di più. Quando la forza combatte la forza, la più potente distrugge la minore; quando si oppongono i discorsi ai discorsi, quelli che sono veri e convincenti confondono e dissipano quelli che hanno soltanto vanità e menzogna: ma la violenza e la verità non possono nulla l’una sull’altra. Da ciò non si pretenda però di concludere che le cose siano uguali; perché vi è questa estrema differenza, che la violenza non ha che un corso limitato dall’ordine di Dio, il quale ne conduce gli effetti alla gloria della verità che essa assale; mentre la verità sussiste eternamente, e trionfa infine dei suoi nemici, perché è eterna e potente quanto Dio stesso».


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