Cara Europa, dove vai?
di Luca Pesenti
Lo storico Dawson si ripropone profetico dopo 80 anni. L'incapacità dello Stato, la crisi spirituale e un'economia impazzita. Il destino del Vecchio Continente è segnato questa volta da un «fatalismo pessimista». La speranza? Un cristianesimo «reale» «Oggi le nostre illusioni si sono dissolte – scriveva Dawson – e vi è il pericolo che un fatalismo pessimista prenda il posto della vecchia fede nel progresso».
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