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18 febbraio 2018
I contenuti dell'ultima settimana
CATECHESI
L’eredità di Lutero
L’eredità di Lutero la troviamo non solo nelle sette protestanti, ma da circa cinquant’anni anche in seno alla stessa Chiesa Cattolica e nella mentalità moderna in generale. Ecco dove.
CATECHESI
L’eredità di Lutero
L’eredità di Lutero la troviamo non solo nelle sette protestanti, ma da circa cinquant’anni anche in seno alla stessa Chiesa Cattolica e nella mentalità moderna in generale. Ecco dove.
La natura eretica della teologia di Lutero
Se volessimo riassumere in una sola parola tutta la teologia di Martin Lutero, questa sarebbe ‘soggettivismo’. Piuttosto di sottomettersi all’autorità della Chiesa per conoscere l’oggetto della Fede, accetta il corpo dei dogmi cattolici oggettivi con uno stato mentale prettamente soggettivo.
CULTURA CATTOLICA
Giorgione e la pittura del Cinquecento
Tra le sale dell’appartamento Barbo di Palazzo Venezia a Roma e i suggestivi spazi di Castel Sant’Angelo, sulle sponde del Tevere, si è articolata una recente mostra dedicata a Giorgione, pittore eccelso del rinascimento veneto, rara occasione per poter conoscere un pezzo di storia dell’arte, noto principalmente agli intenditori.
Irving Ramsey Wiles – Afternoon tea on the terrace
La vista di un panorama non può che dar respiro all’anima che ammira e si distende sulle acque azzurre del suo cielo, il cielo interiore; un binomio indissolubile, insito nel cuore dell’uomo.
La vista di un panorama non può che dar respiro all’anima che ammira e si distende sulle acque azzurre del suo cielo, il cielo interiore; un binomio indissolubile, insito nel cuore dell’uomo.
Lorenzo Lotto – Visitazione
Il Mistero della Visitazione di Maria a Elisabetta è il soggetto di una splendida pala d’altare realizzata dal pittore veneziano Lorenzo Lotto attorno al 1532-1535.
Spirito di Quaresima e spirito del Sessantotto
La Quaresima dona un senso spirituale alla nostra sofferenza.
L’arte e la decadenza dei tempi
A partire dal secolo XVIII, l’arte si popola sempre più di mostri, ombre deformi, irrazionalità oniriche. Ve ne furono anche nel Medioevo, ma descrivevano l’inferno ed il male ed erano poste in un contesto didattico-religioso; ora invece sono divenuti protagonisti, figure a sé stanti raffiguranti l’umanità in quanto tale, preda dei propri incubi. Chissà che la storia dell’arte non sappia rintracciare con maggior chiarezza e spregiudicatezza della storiografia l’itinerario decadente della modernità per ciò che è ovvero un male e un male in primo luogo spirituale?
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