Il califfo Elton John e Gesù gay
Oggi sul Foglio, Giulio Meotti dedica un sapido ritratto a Elton John.
Oltre a ricordare le sue polemiche con Dolce e Gabbana e il sindaco veneziano Luigi Brugnaro, Meotti sottolinea la trasformazione del cantante in icona del mondo Lgbt.
«Parla da califfo», scrive sul Foglio, notando la sua particolare acrimonia nei confronti delle chiese che – ipse dixit – «promuovono l’omofobia e non la pace nel mondo».
L’articolo si conclude con queste parole:
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L’articolo si conclude con queste parole:
«Elton John ha detto anche che “se Gesù Cristo fosse vivo sarebbe a favore dei matrimoni omosessuali” e che la chiesa cattolica “è odiosa” e “ferma all’età della pietra”.
E il cantante, indossando i panni del biblista, discetta anche di Gesù, definendolo “un compassionevole, super-intelligente gay che capiva i problemi degli esseri umani”.
Ma se il bardo di Lady Diana è sempre molto prolifico quando si tratta di attaccare la chiesa cattolica, diventa stranamente muto quando si tratta di islam.
Specie considerando che Elton John è stato bandito, in quanto gay, da molti paesi arabo-musulmani, come l’Egitto cinque anni fa. Ma allora, il divino non lanciò nessuna fatwa contro gli omofobi, questi sì, imam del Cairo.
Niente cinguettii neanche per gli omosessuali incaprettati che l’Isis lancia dai palazzi di Raqqa e Mosul. Quelli che imparino a volare».
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