domingo, 10 de julio de 2016

La rinascita del sacro nei cuori


Bux: riportare Dio al centro della liturgia


di Lorenzo Bertocchi

Con i sacramenti non si scherza

Ha recentemente dato alle stampe un libro con Batman e Wonder Woman in copertina, anche se il titolo sembra alludere ad altro: “Con i sacramenti non si scherza” (Ed. Cantagalli) (1)  . Don Nicola Bux, già consultore dell'Ufficio delle Celebrazioni liturgiche di Benedetto XVI, ancora consultore della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, professore di Liturgia Orientale e Teologia Sacramentaria nella Facoltà Teologica Pugliese, può essere considerato un conoscitore di quella “riforma della riforma” liturgica di cui si è parlato nel recente intervento del cardinale Robert Sarah al convegno Sacra liturgia di Londra (clicca qui). Il Prefetto della congregazione vaticana per il Culto Divino ha affermato che occorrerebbe tornare «al più presto possibile» ad un orientamento comune tra sacerdote e fedeli nella celebrazione liturgica, e poi ha detto che Papa Francesco gli ha chiesto di studiare la “riforma della riforma” liturgica promossa da Benedetto XVI.

Don Bux cos’è questa richiesta che ha fatto il cardinale Sarah di volgersi tutti ad orientem?


Il Messale romano, al n.262 dell’Ordinamento Generale, prevede che la celebrazione “verso il popolo” sia possibile, ma non esclude affatto che si possa celebrare versus Deum o ad Orientem. Oriente è innanzitutto Gesù Cristo, secondo l’inno del Benedictus (Verrà a visitarci dall’alto un Sole che sorge=Oriente), poi è anche il punto cardinale verso il quale erano orientate le chiese, almeno fino al XVI secolo, in Occidente e ancor oggi in Oriente: sin dalle origini, tale orientazione era indicata dalla Croce posta nell’abside alla quale si rivolgeva il sacerdote. Mentre la liturgia “verso il popolo” favorisce la centralità della figura del ministro, finendo per fare della comunità un cerchio chiuso, lo sguardo ad Deum apre l’assemblea a quella che il Vaticano II ha definito dimensione escatologica della liturgia: cioè la presenza del Signore che viene in mezzo al suo popolo. La liturgia, nel suo ricco simbolismo, non è mai casuale: l’orientamento versus Deum per Iesum Christum (verso Dio attraverso Gesù Cristo), vuole ricordare che “siamo rivolti al Signore”. Per approfondire, consiglio lo studio di U.M.Lang, Rivolti al Signore, tradotto in più lingue.


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Leggi tutto: www.lanuovabq.it




(1)  Descrizione

Della fede, i sacramenti sono l'espressione, il frutto, il dono più alto e prezioso. Ma oggi la fede appare sempre più una sorta di brodo indeterminato e rimescolato dalle scelte a volte fin troppo arbitrarie e personali di alcuni sacerdoti, dalla molta presenza dell'uomo ma poca presenza di Dio nelle chiese. Il lettore troverà in queste pagine, per ognuno dei sette sacramenti, una spiegazione chiara e appassionata del loro significato, della storia, ma anche delle deformazioni, degli equivoci, le aggiunte o le sottrazioni che oggi minacciano i sette "segni efficaci". Dunque, una catechesi in uno stile che sa essere al contempo chiaro e divulgativo, seguita da un utile "manuale per l'uso".



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