jueves, 18 de abril de 2013

«Provate a vivere come se Dio esistesse» ha proposto Joseph Ratzinger a chi non crede. Oriana Fallaci confidava, negli ultimi anni della sua vita, di riflettere spesso su quelle parole. Leggi di Più: Oriana Fallaci e la fede. L'incontro con Ratzinger

Oriana Fallaci: «Ho amato così tanto la vita 
da non potermi non definire cristiana»

Tratto dall’Osservatore Romano, di Elisabetta Galeffi - «Sono convinto — ma fra noi non ne abbiamo mai parlato — che Oriana non abbia mai letto la Lettera ai Colossesi dove san Paolo scrive che Cristo ha “privato della loro forza i principati e le potestà e ha fatto di loro pubblico spettacolo”, ma è certo che lei, coi suoi scritti, con le sue micidiali e irriverenti interviste, ha fatto la stessa cosa, spogliando il potere dei suoi paramenti e offrendo pubblico spettacolo delle sue debolezze».

Umberto Cecchi, nel suo ricordo dell’amica Oriana Fallaci (Oriana Fallaci. Cercami dov’è il dolore, Firenze, Polistampa, 2013, pagine 320, euro 13) scrive una testimonianza di quella che, per me, fu la via della fede della giornalista: la ricerca della verità senza ipocrisie e senza stancarsi. Lo dice lei stessa, in una telefonata che riporta Luigi Accattoli: «Ho amato così tanto la vita da non potermi non definire cristiana». Perché non potrebbe essere? Non tutti nasciamo con le stesse granitiche certezze, ma credo che ognuno di noi mortali abbia la necessità profonda, che ogni tanto fa capolino, di trovare una ragione del nostro essere qui, su questa Terra.
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