sábado, 18 de junio de 2016

“Certificazione LGBT”, attraverso un vero e proprio training di indottrinamento del personale sanitario al gender diktat globale


Svezia arriva la “certificazione” LGBT per le strutture sanitarie


Dalla Svezia arriva la “certificazione LGBT” per le strutture ospedaliere.

A ricevere l’originale e inedito attestato è stato l’ospedale di Enköping, città al centro del paese, che ha visto tutti i suoi 500 dipendenti, medici, infermieri, portantini, fino agli addetti alla pulizia, premiati per aver completato uno speciale corso di formazione di 20 ore sui diritti dei pazienti gay, lesbiche, bisessuali, transgender. 

Il riconoscimento è stato attribuito dall’associazione svedese RFSL, che da anni è impegnata nella distribuzione di certificati a imprese, organizzazioni ed enti che si distinguono nella promozione di politiche LGBT all’interno delle loro strutture.

Vivianne Macdisi, capo del consiglio di amministrazione dell’ospedale,ha dichiarato in un comunicato come tale iniziativa rappresenti un importante segnale di inclusività da parte della struttura sanitaria, affermando:
“Questo è un segnale importante che dimostra che nelle operazioni gestite dalla giunta regionale, tutti sono i benvenuti, non importa chi sei”.
Pär Wiktorsson, rappresentante dell’organizzazione LGBT promotrice dell’iniziativa, ha sottolineato come tale certificazione sia unica nel suo genere:
“Ci sono diverse certificazioni in tutto il mondo e diverse associazioni LGBTQ. Ma questo è unico perché è composto sia da un corso di formazione, che da un successivo percorso in cui l’organizzazione subisce un processo interno per imparare a lavorare in modo sistematico su questi temi”.
Il costo totale dell’operazione è stato di ben 1,5 milioni di corone ($ 185.000) e ha comportato, tra le altre cose, l’insegnamento del linguaggio LGBT, istruendo lo staff ospedaliero riguardo i termini e i vocaboli “opportuni” da utilizzare nei confronti di questa categoria di persone, e lo studio della storia dei diritti gay e transgender e della legislazione anti-discriminazione attualmente in vigore nel Paese scandinavo. E non è finita qui in quanto nei prossimi mesi sono previsti corsi di aggiornamento continui sulla tematica per tutto il personale.

Tale “certificazione LGBT”, attraverso un vero e proprio training di indottrinamento del personale sanitario al gender diktat globale, “attesta” emblematicamente il potere della lobby omosessualista capace di penetrare perfino all’interno delle strutture ospedaliere per promuovere e legittimare comportamenti contro natura notoriamente nocivi e dannosi per la salute di coloro che li mettono in pratica.


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