miércoles, 2 de septiembre de 2015

Carta della laicità: la proposta era stata fatta nel 2012 dall’ex Gran Maestro del Grande Oriente di Francia


La Carta della laicità voluta da Hollande è tale e quale a quella della massoneria. Sicuramente una coincidenza

di Leone Grotti


Da quest’anno in tutte le scuole francesi è stata fatta affiggere l’antireligiosa Carta della laicità. Ma la proposta era stata fatta nel 2012 dall’ex Gran Maestro del Grande Oriente di Francia


Vi abbiamo già parlato dell’iniziativa del ministro dell’Educazione francese Vincent Peillon, che a partire da quest’anno ha fatto affiggere in tutte le scuole la “Carta della laicità“. Sempre Peillon ha proposto di inserire nel programma scolastico l’insegnamento della morale laica. Ma da chi ha ripreso Peillon queste iniziative per promuovere una nuova «religione repubblicana»?

L’IDEA È MASSONICA. 

Non è tutta farina del suo sacco. Con un articolo pubblicato sul suo blog personale il 5 settembre 2012, Jean-Michel Quillardet, ex Gran maestro del Grande Oriente di Francia, proponeva di «scrivere una Carta della laicità in seno alla scuola della Repubblica (…) da inserire nel regolamento interno degli istituti e da affiggere nei locali scolastici». La proposta prevedeva anche «la lettura e il commento [della Carta] con gli alunni all’inizio di ogni anno scolastico da parte dei professori».

CONTENUTO IDENTICO

1. Il leader massonico aveva anche proposto un testo, che è quasi identico a quello che Peillon ha fatto affiggere quest’anno nelle scuole. Se nella Carta di Peillon si legge che «il personale [scolastico] ha un dovere di stretta neutralità: non deve manifestare convinzioni politiche o religiose nell’esercizio delle proprie funzioni», in quella proposta un anno prima Quillardet scriveva che «nella scuola pubblica tutto il personale ha il dovere di rispettare una stretta neutralità e (…) manifestare le proprie convinzioni religiose durante l’esercizio delle proprie funzioni significa venir meno ai propri obblighi».

CONTENUTO IDENTICO

2. Non solo. La Carta del Gran Maestro prevedeva che «gli studenti non possano mostrare simboli della loro appartenenza religiosa e non possano rifiutare programmi scolastici in nome della loro cultura o delle loro credenze religiose». Nella Carta di Peillon oggi chiunque può leggere: «Nessuno potrà evidenziare la propria appartenenza religiosa per rifiutare di conformarsi alle regole applicabili nella Scuola della Repubblica, negli istituti scolastici pubblici è vietato esibire simboli o divise tramite i quali gli studenti ostentino palesemente un’appartenenza religiosa».

MORALE LAICA. Come se non bastasse, il leader massonico proponeva nello stesso articolo del 2012 di «inserire nei programmi l’insegnamento della laicità», «che si inscrive perfettamente nel quadro dell’insegnamento della morale laica». Oggi questa proposta è diventata realtà in Francia grazie all’iniziativa di Peillon, il cui mantra è che «non si potrà mai costruire un paese libero con la religione cattolica».

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