Non sparate sull'editore (ortodosso)
di Lorenzo Bertocchi
Chi ha incastrato Roger Rabbit? L'enigma, che risale ad un cartoon di qualche anno fa, oggi potrebbe riguardare un editore.
La storia comincia con la pubblicazione, 5 mesi fa, del libro Permanere nella verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa Cattolica. L'editore senese Cantagalli stampa il testo con gli interventi dei cardinali Walter Brandmüller, Carlo Caffarra, Velasio De Paolis, Raymond Leo Burke e Gerhard Ludwig Müller, insieme a loro intervengono altri quattro studiosi. Il libro esce anche negli Stati Uniti praticamente in contemporanea.
Il testo, non è un mistero per nessuno, si oppone in modo articolatoalle tesi che un altro cardinale, Kasper, aveva sostenuto nel famoso concistoro del febbraio 2014 in vista del sinodo straordinario sulla famiglia. In particolare, come disse p. Robert Dodaro OSA, curatore del testo, «la soluzione “misericordiosa” al divorzio sostenuta dal cardinale Kasper non è sconosciuta nella Chiesa antica, ma di fatto nessuno degli autori giunti a noi e che noi consideriamo autorevoli la difende. Anzi, quando la accennano, è piuttosto per condannarla come contraria alla Scrittura». Da questo punto di vista l'accesso all'eucaristia ai divorziati risposati non è possibile a meno che la coppia non pratichi la continenza. Questa la tesi principale contenuta nel testo.
Fin da subito il libro ha trovato accesi oppositori. E fin qui nulla di male, anzi è parte di un confronto che lo stesso Papa ha più volte richiesto per evitare che il Sinodo rimanesse ingessato. Ma ultimamente il giallo si è arricchito di un nuovo capitolo. Lo storico Alberto Melloni sul Corriere Fiorentino, mentre recensiva un altro testo edito da Cantagalli, si è lanciato in una interessantissima ipotesi: che l'editore si fosse prestato a fare da base operativa per un vero e proprio tentativo di fronda fra porpore. Anzi, per essere più precisi Melloni scrive che «la casa editrice, con la copertura del cardinale Muller, il prefetto della dottrina della fede, aveva tentato con buona o mala fede lo sa solo Dio (...) di ordire un complotto contro il papa e contro il sinodo per dire a poche ore dal suo inizio che sulle cose che Francesco voleva discutere non si doveva discutere».
La trama si fa interessante, anche se non è nuovissima. Dunque, secondo Melloni, abbiamo 5 cardinali, con la guida del cardinale prefetto della Dottrina della Fede, che “complottano” utilizzando come base operativa una casa editrice. Roba forte, ma, visto il tempo trascorso, e quanto accaduto al Sinodo, fa sorridere lo svelamento delle trame nebulose a scoppio ritardato.
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