jueves, 19 de febrero de 2015

La cultura europea necessita di essere rispiritualizzata


Il vicolo cieco dell’Europa, tra jihad e nichilismo. Un problema di identità spirituale


di Aldo Vitale



L’Europa rischia di implodere per il vuoto identitario che la logora dall’interno e sotto il peso degli assalti islamici. La testimonianza controcorrente di padre Martinelli

L’Isis espande il suo dominio e i territori sotto il suo diretto controllo contemporaneamente agli attentati più o meno mortiferi e stragisti che si succedono sul territorio europeo, paventando, addirittura, come in attesa, quello che colpisca l’Italia.

Con la conquista della Libia può davvero dirsi che l’Isis sia alle porte dell’Europa, posto che, come si sta vedendo, utilizza le masse migratorie come vera e propria arma anti-europea in genere ed anti-italiana in particolare.

Ma come si è giunti a questa situazione? Le analisi acute, doviziose, spesso capziose di analisti, geo-poliologi, scienziati della politica, militari, esperti di intelligence, economisti, politici, si sprecano sui canali di stampa di ogni ordine e grado, lasciando, tuttavia, un senso di insoddisfazione che deriva dal disperdersi nel dettaglio con una mancanza della visione d’insieme.

Intanto in Europa, soprattutto in Francia, si acuiscono, incredibilmente, i sentimenti anti-semiti che si aggiungono agli ormai consolidati sentimenti anti-cristiani.

Insomma, l’Europa sembra prossima al crollo per la convergenza di due fattori: la mancanza di strutturarazione identitaria culturale che ne sostenga dall’interno le istituzioni e l’operato e, dall’esterno, la pressione del jihad islamico che si può dire oramai davvero alle porte del Vecchio Continente.

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