miércoles, 25 de febrero de 2015

In fondo l’intento del “perseguitato” Lutero era solo quello di «richiamare l’attenzione su ciò che oscurava il messaggio del Vangelo».


Cardinali che invitano a leggere Lutero


di Cristina Siccardi


«Dopo cinquant’anni di dialogo ecumenico, anche per un cristiano cattolico è possibile leggere con rispetto i testi di Lutero e trarre vantaggio dalle sue idee».

Questa non è la dichiarazione di un protestante e neppure di un prelato protagonista di un romanzo sulla “fantachiesa”, ma del Cardinale Arcivescovo di Monaco e Frisinga Reinhard Marx, Presidente della Conferenza episcopale tedesca, nonché coordinatore del Consiglio per l’economia istituito dal Papa, il quale ha esternato le sue sconcertanti considerazioni in un articolo pubblicato sul periodico “Politik & Kultur” del 2 gennaio scorso.

Dunque, seguendo il pensiero marxiano, Pontefici, cardinali, vescovi, teologi, santi, martiri per la fede…. compreso tutto il Concilio di Trento, dovrebbero essere cancellati con un colpo di spugna perché, secondo questa soggettiva opinione, «Lutero deve fare da ispiratore alle grandi riforme – spirituali e di governo – che attendono la chiesa nei prossimi anni. Una sorta di bussola che orienti la chiesa, insomma. Dopotutto, il monaco agostiniano “non aveva lo scopo di dividere la chiesa” e, anzi, si può dire – come ha fatto il cardinale Kurt Koch nei mesi scorsi – che “nonostante la data del 1517 sia stata usata e percepita come anticattolica, Lutero a quel tempo poteva considerarsi ancora un cattolico”» (Matteo Matzuzzi “Il Foglio” 8 gennaio 2015).

L’influsso di Lutero sul cardinale Kasper è fin troppo noto. In un nuovo libro dedicato a Papa Francesco, di cui “Ll’Osservatore Romano” ha pubblicato ampi stralci, il porporato tedesco situa l’attuale Pontefice in una linea di santi e dottori della Chiesa che includono Martin Lutero.

In fondo l’intento del “perseguitato” Lutero era solo quello di «richiamare l’attenzione su ciò che oscurava il messaggio del Vangelo». Misericordia e tenerezza per Lutero, spietatezza contro chi continua a condannare l’eresiarca tedesco. Fra due anni si apriranno per i luterani le grandi celebrazioni dei 500 anni della fondazione della nuova religione, ma l’evento è attesissimo anche da chi ambisce alla progressiva protestantizzazione della Chiesa di Roma, per esempio: il Cardinale Marx, il Cardinale Kurt Koch, il Cardinale Walter Kasper e Hans Küng, professore emerito di teologia ecumenica all’Università di Tubinga.

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