miércoles, 30 de octubre de 2013

“Ideologia del gender: quali ricadute sulla famiglia?”


Convegno sull’ideologia del gender a Milano

di Alfredo De Matteo

Chi è stato a Milano giovedì 24 ottobre ad assistere al convegno “Ideologia del gender: quali ricadute sulla famiglia?”, promosso dall’Associazione Famiglia Domani e dall’Associazione Famiglie Numerose Cattoliche con altre sigle dell’associazionismo cattolico milanese presso la Sala Consiliare della Provincia di Milano, non riusciva a credere allo spettacolo che si presentava dinanzi ai suoi occhi: decine di forze dell’ordine in assetto antisommossa presidiava la sede della Provincia e i numerosi partecipanti al convegno (circa 250) che man mano affluivano nella Sala Consiliare si chiedevano il motivo di tante precauzioni; fino a quando nel bel mezzo dell’apprezzato intervento del primo relatore una decina di facinorosi mescolatati tra la folla hanno cominciato ad urlare e ad inveire contro gli astanti lanciando in aria volantini pieni di insulti, frasi oscene e rivendicazioni farneticanti.

Il tempestivo intervento della sicurezza ha bloccato sul nascere l’avvilente siparietto inscenato dagli attivisti e un geniale applauso ironico del pubblico ha accompagnato il loro “gentile” allontanamento dalla sala.

Ma veniamo al convegno: dopo i saluti convinti e calorosi del Consigliere della Provincia Niccolò Mardegan e la breve puntuale introduzione del dott. Vittorio Lodolo D’Oria, ha preso la parola la dott.ssa Chiara Atzori, medico infettivologo nonché membro dell’Associazione “Scienza & Vita”.

Atzori ha dimostrato che la teoria del gender è priva di fondamento biologico e scientifico in quanto esistono in natura solo due sessi e non una indefinita ridda di generi sessuali denominati con diverse e quasi incomprensibili sigle(“GBLT”, “Q”, “IA”). La mistificazione della realtà operata dalle lobby omosessuali consiste essenzialmente nello scambiare il desiderio sessuale o la pulsione mal orientata per un vero e proprio orientamento sessuale ontologicamente determinato.

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