viernes, 17 de mayo de 2013

La conversione di Ayuko

Ayuko, i gioielli, e l'incontro con Gesù

di Luca Fiore

Dove può condurre una passione vissuta a fondo? La storia di una giovane traduttrice giapponese, del suo arrivo a Londra, e di una conversione inaspettata

Ayuko, 38 anni, è nata a Osaka, in Giappone. È cresciuta in una famiglia non religiosa, anche se seguiva i riti buddisti per i funerali e le feste di Capodanno. Arriva in Inghilterra nel 2008 per seguire un master in Traduzione. Vive a Newcastle e Leeds, poi si trasferisce a Londra. Si specializza in traduzione di testi di medicina e farmacia. Ma la sua passione è l’arte e vorrebbe iniziare a tradurre testi sull’argomento, in particolare sulla gioielleria antica europea. Inizia a tradurre un libro sulla storia dei gioielli. Dopo poche pagine si scontra con l’evidenza che per capire e tradurre un testo di arte europea le manca una cosa fondamentale: la conoscenza del cristianesimo.

È fine gennaio 2012, quando entra in una gioielleria vicino a Harrods a Londra. Inizia a parlare con il proprietario al quale confida il suo interesse per l’argomento e la sua difficoltà con la comprensione dei termini relativi alla religione cristiana. «Se vuole sapere che cos’è il cristianesimo, deve iniziare a seguire gli Alpha Courses», le dice candido il gioielliere. Non è esattamente quello che andava cercando, ma non ha niente di meglio per le mani. Si presenta così alla Holy Trinity Brompton Church, dove gli Alpha sono iniziati da appena qualche settimana. È la prima volta che entra in una chiesa non per motivi turistici.

La prima impressione è che il modo di cantare è un po’ troppo “entusiasta” per la sua sensibilità giapponese. «Sapevo che la Chiesa d’Inghilterra non era una setta, ma quel modo di cantare insieme mi spaventava un po’», racconta Ayuko: «Mi sembrava una cosa da “lavaggio del cervello”. Tornai comunque la settimana successiva. Non riuscivo a capire che cosa mi attraesse. Ma sta di fatto che ho finito la prima sessione di incontri e ho chiesto di continuare quella successiva».
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