“Nel Concilio Vaticano II Tradizione e rinnovamento
si sono abbracciati”
Scritto da Luca Caruso
Da qualche mese la Libreria Editrice Vaticana ha pubblicato un nuovo volume dell’arcivescovo Agostino Marchetto: “Il Concilio ecumenico Vaticano II. Per la sua corretta ermeneutica”. È la seconda opera che monsignor Marchetto dedica al Concilio – la prima apparve nel 2005, edita anch’essa dalla Lev: “Il Concilio ecumenico Vaticano II. Contrappunto per la sua storia”.
Monsignor Marchetto è stato al servizio diplomatico della Santa Sede in diversi Paesi, e poi per quasi nove anni segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.
Ma nella valigia ha portato sempre con sé gli strumenti della passione per lo studio, e i suoi libri costituiscono una storia critica della storiografia conciliare.
La nuova opera raccoglie le recensioni di monsignor Marchetto a 28 pubblicazioni apparse tra il 2004 e il 2011, insieme a diversi interventi inediti dell’autore. 49 erano invece le recensioni contenute nel volume del 2005, riferite a opere pubblicate dal 1990 al 2003.
In quest’intervista a Korazym, il presule ripercorre le principali tematiche del volume e affronta alcuni temi del Vaticano II e del post Concilio a 50’anni dalla sua apertura.
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