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jueves, 7 de marzo de 2013

Principi non negoziabili che magicamente diventano negoziabili.

A proposito di un saggio di Antonio Maria Baggio (1).

Stefano Fontana 


Continuano le interpretazioni riduttive dei “principi non negoziabili”. Riduttive significa, alla fine, tali da poter giustificare tutte le scelte politiche e partitiche, cosa che, invece, i principi non negoziabili non permettono. 

Mi riferisco questa volta all’articolo di Antonio Maria Baggio dal titolo “I principi non negoziabili: verità e strumentalizzazioni”, pubblicato su “Nuova Umanità”, la rivista scientifica promossa dal Movimento dei Focolari (1).

Baggio ne parla assai bene dei principi non negoziabili, però anche li smorza finendo per concludere per una loro “negoziabilità”. Non negoziabili, invece, vuol proprio dire non negoziabili. Implicano un: “non posso!”.

Queste verità – egli dice - “non devono essere considerate come degli idoli intoccabili, ma vengono sempre comprese meglio nel corso della storia: ogni generazione di cittadini ha il dovere di interrogarsi intorno ai contenuti e alla formulazione di tali fondamenti” perché comprendere non è negoziare. Però poi conclude dicendo: “Il momento di negoziare, poi, verrà, come è necessario, nei luoghi istituzionalmente deputati a farlo, e si concluderà con una decisione presa a maggioranza”. Questa è la “saggezza della democrazia, che impone di prendere una decisione perché la società ne ha bisogno; e tutti accettano la decisione della maggioranza, proprio perché con essa non si pretende di aver stabilito una verità”.

Procediamo con calma. E’ vero che i grandi assoluti etici si apprendono nella storia. In quale altra dimensione viviamo se no? Però la coscienza morale dell’umanità arriva a comprendere delle verità etiche valide sempre e in ogni caso, quindi aventi un valore morale assoluto. Nella storia, anche per il decisivo apporto della Rivelazione, si apprende qualcosa che supera la storia.

La maggioranza democratica non stabilisce la verità.

..........

A leggere riflessioni come queste di Baggio 
si capisce benissimo  perché le recenti elezioni siano andate,
 quanto a comportamento dei cattolici, 
così come sono andate.


www.vanthuanobservatory.org



(1) I "principi non negoziabili": verità e strumentalizzazioni

di Antonio Maria Baggio

 «Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri? Perché anche le bande dei briganti che cosa sono se non dei piccoli Stati?».

Agostino, La città di Dio, IV, 4[1]

Il tema dei “principi non negoziabili”, è presente ormai da alcuni anni nella riflessione di Benedetto XVI e viene ripreso regolarmente dalle varie Conferenze episcopali. Tale tema è, in genere, rivolto direttamente a persone impegnate politicamente, o ai cittadini, soprattutto in prossimità di consultazioni elettorali. Così che l’adesione ai “principi non negoziabili” da parte della singola persona, la presenza di essi nei programmi dei partiti, il fatto di avere assunto (o meno) l’impegno di metterli in pratica nell’attività legislativa, sono proposti come criteri in base ai quali prendere decisioni politiche, quali la militanza in un partito, o il voto alle elezioni.

Come vengono recepiti tali inviti dell’Autorità ecclesiastica? Molto dipende dai modi con i quali essi vengono diffusi. L’originaria riflessione ecclesiale, abitualmente profonda e articolata, viene ridotta spesso, sia dai mezzi di comunicazione sia da più rozzi e militanti ripetitori, ad una alternativa secca e semplicistica: l’espressione “senza se e senza ma”, che di per sé vorrebbe indicare la chiarezza e la decisione di una scelta meditata, viene assunta dai militanti di opposte fazioni per gridare slogan su temi complessi riguardanti la vita, la famiglia, la libertà di educazione, il diritto del lavoro, la giustizia sociale e degenera fino a non significare più nulla.

A questo livello, non mancano i politici che, dichiarandosi cattolici, brandiscono i “principi non negoziabili” come un’arma contro gli avversari, perché si collocano in partiti (generalmente nell’area di centro-destra o destra) che hanno accettato formalmente tali principi, indipendentemente dall’effettiva e sincera adesione ad essi da parte dei singoli membri; altri politici di analoga dichiarata fede, ma di diversa collocazione politica, al contrario, tendono a diminuire l’importanza di tali principi o a metterli da parte del tutto, perché i loro partiti di appartenenza (generalmente di sinistra), dei quali condividono soprattutto i temi sociali, hanno una forte componente che dei “principi non negoziabili” pensa tutt’altro o, semplicemente, non ne vuole sapere.

O
ltre a queste due posizioni cristallizzate e ripetitive, esiste una maggioranza ragionevole di cittadini (cattolici e non cattolici) che si rende conto della difficoltà di tali temi e che su di essi si interroga con attenzione, prendendo sul serio – poiché pensa –, tutti i “se” e tutti i “ma” che la realtà contiene; cittadini che trarrebbero maggior profitto nel leggere direttamente le riflessioni originali di Benedetto XVI[2], piuttosto che accontentarsi delle sintesi di stampa e televisione, spesso fuorvianti.

Compito di questo editoriale non è quello di entrare nello specifico contenuto di ognuno dei principi in questione, ma cercare di capire, sulla base dei documenti del Magistero ecclesiale, anzitutto di quali principi si tratti e quale sia il loro significato d’insieme e il loro ruolo sociale; secondariamente, se abbia senso separarne alcuni dagli altri e se si possa privilegiarne alcuni rispetto ad altri. Chi scrive è consapevole che il tema coinvolge molte rilevanti questioni che non vengono qui trattate; su di esse ci impegniamo ad aprire un dibattito nei prossimi fascicoli di «Nuova Umanità».


1. Che cosa si intende con “principi non negoziabili”? È accettabile che qualcuno rivendichi l’adozione di tali principi in un regime democratico?...

2. Come si riconoscono e si comprendono i “principi non negoziabili”? ...

3. I principi non negoziabili secondo il pensiero di Benedetto XVI ...
3.1. I principi non negoziabili nella Nota dottrinale del 2002 ...
3.2. I principi non negoziabili nella Sacramentum caritatis del 2007 ...

4. I principi non negoziabili e i diritti umani: l’esperienza del Novecento raccolta e spiegata nel Concilio Vaticano II ....

5. Benedetto XVI: quale sia la cosa giusta da fare, spesso non è affatto evidente ...


nuovaumanita.cittanuova.it


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